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Finanza News
Giappone investe nel Mekong - Sole24Ore 6 Agosto 2015
In crescita del 25% gli aiuti ai cinque Paesi dell'area per rafforzare l'influenza regionale. I Paesi del Mekong (210 milioni di abitanti) rappresentano la metà degli aderenti all'Asean, che sta per diventare a fine anno una Asean Economic Community (Aec): situati in posizione geograficamente strategica – tra India, Cina e il Mar Cinese Meridionale – e caratterizzati da consistenti tassi di crescita, sono un terreno naturale di competizione tra Tokyo e la Cina (che fa parte essa stessa della Greater Mekong Area).
Giappone firma contestuale dell'intesa triangolare con Myanmar e Thailandia per dare la spinta definitiva al decollo della zona economica speciale di Dawei, un'area del sud di Myanmar. Il premier nipponico ha annunciato un forte incremento degli aiuti finanziari ai 5 Paesi del Mekong (Thailandia, Cambogia, Vietnam, Myanmar e Laos), che arrivano a 6,1 miliardi di dollari per i prossimi tre anni.
Oltre 200 chilometri quadrati di insediamenti industriali e persino minerari, con un grande porto di profondità e il terminale del costituendo "Corridoio Sud del Mekong" fino alle coste meridionali del Vietnam. Il Mekong sarà una rivoluzione nella connettività intraregionale con conseguenze sui traffici globali. Oggi per portare merci dalle confinanti Myanmar e Thailandia occorrono fino a 21 giorni perché le navi devono circumnavigare la lunga penisola malese, mentre con il corridoio via terra ci vorranno meno di due giorni.
I finanziamenti giapponesi per il decollo definitivo della Special Economic Zone di Dawei si inseriscono nel piano di aiuti per 100 miliardi di yen offerto da Tokyo a Myanmar per lo sviluppo delle sue infrastrutture.
Per Tokyo però l'investimento potrebbe non significare più di tanto, visto che poi potrebbero essere le imprese cinesi ad avvantaggiarsi in modo più che proporzionale delle infrastrutture costruire con i soldi dei contribuenti nipponici.